Per risalire alla mia prima docenza universitaria in “dinamica e cinematica della ricostruzione dell’incidente stradale” devo tornare al 1993, all’Università degli Studi di Parma.
Nel frattempo, anche in questo settore la scienza e la tecnica sono evolute, così come la ricerca.
In particolare ricordo il mio studio sulla “Relatività visuale” presentato al Palazzo dei Congressi di Lugano nel 2007: lo studio discettava problematiche mai considerate prima, inerenti alla percezione cinematica dei conducenti. Divenne subito materia di insegnamento al corsi di perfezionamento in Psicologia del traffico ASAG (Alta Scuola Agostino Gemelli) dell'Università Cattolica di Milano.
Ne è seguita una stretta collaborazione con l’Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico della sopra citata Università di Milano con lo studio sull’IPTR (Intervallo Psico Tecnico di Reazione 2011-2015) sfociato anche in due dottorati di ricerca del Prof. Ph. D. Daniele Ruscio, il primo presso l’Università Cattolica di Milano e il secondo presso l’Università del Michigan. Questo mio avvicinamento tramite la ricerca scientifica alla Psicologia del Traffico unito all’attività di specialista della ricostruzione cinematica degli incidenti mi hanno portato a fondere insieme le due scienze rendendole oggi materie complementari indivisibili: ho impresso così una svolta dai nuovi orizzonti all’analisi moderna degli incidenti stradali che si riassume nella frase con cui io apro sempre le mie lezioni <Ogni incidente si produce nell’ultimo istante in cui poteva ancora essere evitato> seguita poi, nell’approfondimento dell’IPTR, dall’altra frase chiave: <Senza percezione non c’è reazione>.
Non era quindi del tutto inaspettato che ora, a chiamarmi in cattedra per qualche ora, sia nientemeno che l’Università più antica del mondo, l’Alma Mater Studiorum di Bologna nel nuovo corso di “Ricostruzione degli incidenti stradali” diretto dal Prof. Dott. Ing. Alfonso Micucci e valido per la laurea in Ingegneria meccanica e per quella in Ingegneria civile di quell’Ateneo.
Giovedì 15 aprile 2021 ho vissuto il mio primo incontro con i futuri Ingegneri di Bologna: un momento importante per quegli studenti che entrano così nella materia coniugando la tecnica ingegneristica con le problematiche della psiche dell’uomo-conducente, un momento importante per me che così, trasmettendo ai giovani il sapere più recente, metto a frutto nel miglior modo possibile la mia vita professionale dedicata allo studio e alla ricerca in questo settore.
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